Il processo di costruzione di un edificio religioso
Nei primi due secoli del periodo cristiano, il numero dei cristiani cresceva di circa il 40% ogni 10 anni. I chierici furono istituiti formalmente nella Chiesa dopo la morte degli apostoli per supervisionare le crescenti comunità cristiane nelle aree urbane. Durante l'epoca antinicena, il cristianesimo si frammentò in un'ampia gamma di sette, culti e movimenti e iniziò il processo di costruzione di un edificio religioso, a molti dei quali mancavano i fattori di collegamento necessari durante l'epoca apostolica.
In particolare su questioni teologiche, come la natura della Trinità e la divinità di Gesù, hanno abbracciato un'ampia gamma di interpretazioni della Bibbia. Poiché le molte espressioni del cristianesimo hanno interagito tra loro per generare la natura dinamica del cristianesimo che esisteva in questo secolo, esistono numerose varianti che trascendono le semplici categorizzazioni. Questo perché il vivace cristianesimo che fiorì in questo secolo fu il prodotto di una sintesi di molte tradizioni cristiane diverse.
Il sorgere del cristianesimo
Una vasta gamma di idee e azioni caratterizzò il periodo successivo agli apostoli. Non solo il cristianesimo aveva un gran numero di diverse denominazioni primarie, ma subiva anche continue modifiche e varietà, con conseguenti adozioni sincretiche e dispute intramurarie. Le lettere di Paolo furono compilate e diffuse verso la fine del I secolo. All'inizio del III secolo, i cristiani avevano raccolto un insieme di testi simili al Nuovo Testamento, mentre si discuteva ancora se i libri di Ebrei, Giacomo, 1 Pietro, 1 e 2 Giovanni e l'Apocalisse dovessero o meno essere considerati canonici.
Il cristianesimo ottenne discepoli dai circoli più ricchi e intellettuali della cultura ellenistica, mentre si espandeva nelle province dell'Impero romano e oltre; alcune di queste persone divennero vescovi. Essi produssero opere in due categorie letterarie molto diverse, ovvero la teologia e l'apologetica.
Lo scopo dell'invio di lettere di contrizione
Le opere apologetiche erano scritte per difendere il cristianesimo confutando gli argomenti contro di esso utilizzando la logica, la filosofia e la Bibbia. Il termine "patristica" si riferisce allo studio delle vite e degli scritti di questi "Padri della Chiesa". Tra i primi Padri della Chiesa si possono citare Ignazio di Antiochia, Policarpo, Giustino Martire, Ireneo, Clemente di Alessandria, Tertulliano e Origene. Altri Padri della Chiesa primitivi sono Ireneo e Clemente di Alessandria.
L'arte e l'architettura che traevano ispirazione dal cristianesimo sono emerse solo molto più tardi. Sebbene vi siano prove dell'uso di rappresentazioni domestiche di base molto prima, si ritiene che le prime raffigurazioni di cristiani siano state create intorno all'anno 200 d.C.. Le prime opere d'arte cristiana risalgono all'epoca romana.
Quali sono le implicazioni per la libertà religiosa quando i tribunali penali e i luoghi di culto interagiscono?
Circostanze iniziali Sia i penalisti che gli esperti di diritto pubblico troveranno molto delicate le questioni sollevate nella citata decisione della Cassazione penale. In effetti, questioni simili sono state trattate in uno dei lavori di diritto amministrativo presentati all'ultimo concorso giudiziario che non è stato estratto. Chi scrive risolverà rapidamente la questione richiamando l'attenzione su questi contesti più ampi.
Sembra esserci un collegamento con la questione più ampia di come la ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni ai sensi dell'art. 117 Cost. 117 Cost. influisce sulla definizione delle politiche pubbliche in materia di immigrazione e sicurezza. Questo per rendere evidente che l'indagine del giudice penale è connessa alla complessa integrazione sociale, culturale e religiosa che si riscontra spesso nelle nostre metropoli (e non solo), soprattutto quando sono in gioco preoccupazioni legate alla pratica dell'Islam. Il tema della cosiddetta sicurezza cittadina merita una riflessione.
Cosa fa la Corte Costituzionale
Consentire il coinvolgimento dello Stato, sdoganare una discutibile definizione di sicurezza urbana come "piccola sicurezza pubblica" (Corte Costituzionale, n. 196/2009), e infine esautorare molte competenze regionali in materia sono tutti contributi significativi della Corte Costituzionale in questo ambito (dal governo del territorio alla lotta al disagio sociale).
Alcune leggi regionali (in Lombardia, Veneto e Liguria, per esempio) hanno cercato di regionalizzare le preoccupazioni sulla questione della legittima difesa, stanziando risorse per garantire le spese di assistenza legale alle persone accusate di eccesso di legittima difesa.
Tuttavia, queste leggi interferiscono con un'importante area riservata alla potestà legislativa esclusiva dello Stato ai sensi dell'articolo 117, comma 2, lettera l), della Costituzione (Corte costituzionale, n. 81/2017), ovvero il controllo dell'assistenza legale penale e il diritto alla difesa. La Corte ha stabilito di non essere competente per l'area in questione.
Proprietà dei luoghi di culto
Si ritiene che da qualche anno la "leva urbanistica" sia responsabile del controllo della pianificazione delle strutture di culto all'interno delle rispettive proprietà, motivo per cui viene emessa questa notifica.
La salvaguardia del diritto costituzionale alla disponibilità di una struttura come luogo di culto e di aggregazione sociale, secondo la teologia, complica ulteriormente la gestione dell'area. L'ordinanza regionale lombarda n. 12 del 2005 (cambio di destinazione d'uso con opere edilizie per la formazione di una casa di culto senza licenza edilizia, in locali originariamente destinati a deposito) è stata violata nei locali dell'Associazione culturale e assistenziale del Bangladesh a Milano.
Discrepanze radicalmente diverse tra i gruppi religiosi
Questa legge ha tracciato una chiara linea di demarcazione tra le diverse confessioni religiose, stabilendo il principio che le disposizioni del Capitolo III si applicano di fatto alle confessioni religiose diverse dalla Chiesa cattolica, a condizione che soddisfino i tre criteri di essere riconosciute come tali dallo Stato, di essere ampiamente praticate e ben radicate negli ambiti comunali e di avere statuti che esprimano le loro credenze e pratiche (art. 70, comma 2).
Per valorizzare la scelta del legislatore di utilizzare la pianificazione urbanistica come leva per limitare il fenomeno dell'edilizia religiosa nel 2005, la Legge Regionale n. 2 è stata sottoposta a una nuova e approfondita serie di modifiche nel 2015 contributo popolazione.
La Corte Costituzionale è intervenuta con la sentenza n. 63/2016, che se da un lato contiene importanti principi sulla portata della libertà religiosa, dall'altro non incide in modo significativo sulla legislazione regionale edifici.
L'attuale situazione del terrorismo ha indubbiamente spinto a questo intervento, che a sua volta è stato dettato dalla volontà di stabilire con precisione quali vincoli abbia la libertà religiosa (si veda anche la sentenza della Corte Costituzionale n. 52/2016, su cui torneremo) ricerca giurisprudenza.