Gli inizi del cristianesimo
Roma ospita il Museo Nazionale Romano. Si tratta di una delle prime iscrizioni cristiane mai rinvenute, risalente all'inizio del III secolo. Vaticano A Roma si trova una necropoli. Comprende il termine N, che significa "pesce vivo", ed è stato il precursore della necropoli.
L'atmosfera teologica, sociale e politica della Giudea romana del I secolo e delle province confinanti era eccezionalmente varia e segnata da sconvolgimenti socio-politici. Inoltre, in questo periodo si verificarono diversi movimenti religiosi e politici giudaici.
I quattro vangeli considerati canonici, così come gli Atti degli Apostoli e le epistole scritte da Paolo, sono le fonti più importanti di informazioni sulla vita e gli insegnamenti di Gesù. Secondo i Vangeli, Gesù è il Figlio di Dio e fu crocifisso a Gerusalemme tra il 30 e il 33 d.C..
Gli storici della Chiesa hanno stabilito che l'inizio del cristianesimo primitivo può essere datato all'epoca del ministero di Gesù (circa il 27-30) e che si conclude con il primo concilio di Nicea (325). Le suddivisioni più frequenti sono l'Età apostolica (circa 30-100 d.C., che corrisponde al periodo in cui i primi apostoli erano ancora in vita) e il Periodo antiniceno (circa 100-325 d.C.).
L'età apostolica è un periodo in cui si rende onore allo sforzo compiuto dagli apostoli per diffondere la fede cristiana. Secondo la narrazione cristiana, è degna di nota perché è l'epoca in cui vissero gli apostoli diretti di Gesù. Gli Atti degli Apostoli sono una fonte significativa per l'età apostolica; tuttavia, la loro accuratezza storica è oggetto di discussione e la loro copertura è limitata, concentrandosi principalmente sul ministero che inizia negli Atti 15 e prosegue in seguito. Nonostante questi due fattori, gli Atti degli Apostoli restano una fonte importante. I primi aderenti a Gesù comprendevano un gruppo di cristiani ebrei apocalittici che operavano nel contesto del periodo del Secondo Tempio del giudaismo. Le prime comunità cristiane erano interamente ebraiche. I Vangeli e le epistole del Nuovo Testamento contengono i primi credi e inni, così come le descrizioni della crocifissione, della tomba vuota e delle apparizioni dopo la resurrezione di Gesù Cristo.
Il periodo che intercorre tra l'età apostolica e il primo Concilio di Nicea, che si svolse nel 325, viene definito periodo ante-niceno (che letteralmente si traduce in "prima di Nicea"). Quando iniziò l'età nicena, la religione cristiana si era già diffusa in tutta l'Europa occidentale, nella regione del bacino del Mediterraneo e persino in Nord Africa e in Oriente. Le prime comunità si trasformarono in un'organizzazione più formale, nota come Chiesa, e durante questo periodo furono sviluppati diversi insegnamenti cristiani. Il cristianesimo si differenziò gradualmente dal giudaismo e alla fine forgiò la propria identità rifiutando violentemente il giudaismo e le tradizioni ebraiche.